Oggi iniziamo un percorso! Quello delle bufale on-line, dei contenuti che diventano virali, quello dello “scandalo che non ti vogliono dire”. Perchè lo iniziamo? Perchè c’è bisogno di capire il meccanismo che c’è dietro per evitare di non condividere informazioni errate e smettere di far fiorire questo business. Sì, perchè di business si tratta. Quindi, iniziamo dalla domanda Perchè si fabbricano bufale?
Come nasce una bufala?
Con uno studio molto accurato. Ci si muove sui social network osservando quali sono, in un determinato momento, gli argomenti che ricevono più like e più condivisioni. Si fanno riunione di redazione, proprio come i giornali veri. Ci si confronta e si decide che un determinato argomento sta andando per la maggiore in questo periodo. Da lì si comincia. Si cercano le informazioni VERE e si mettono a confronto con la percezione che le persone hanno di quelle informazioni. Più un argomento diventa tecnico, più è possibile dimostrare teorie fantasiose che incontrano l’interesse della grande platea dei social network. Perchè succede questo? Perchè sostanzialmente le persone pensano qualcosa, ma la realtà le smentisce e quindi pensano “non è come vogliono farci credere”. Quindi cercano in rete, chi scrive di quell’argomento nella maniera in cui la pensano anche loro. Dov’è l’errore? E’ nel pensare di poter conoscere tutto. Se una persona ha fatto studi umanistici non può capire come funzionano le onde elettromagnetiche. Così come se una persona ha fatto studi ingegneristici, non può sapere cosa fa bene al corpo umano in termini di alimentazione. E fermiamoci qui. Affronteremo nei prossimi giorni la risposta classica “Ma io mi documento e leggo”.
Perchè si fabbricano bufale?
Perchè ci si guadagna! E tanto anche. Sappiate che di quello che un autore di bufale scrive, a lui non importa assolutamente nulla. Perchè gli porterà soldi. Ma quindi, per fare qualche esempio, quanto guadagna davvero? Ogni 1000 letture, in media 1 euro. Beh ma 1.000 letture sono tante! No. Si fanno in circa 40 minuti in un sito medio. Divertiamoci a fare due conti con degli strumenti pubblici messi a disposizione dalla rete per capire quanto traffico viene generato da un sito negli anni. Come esempio, abbiamo preso un noto sito di bufale (di cui non faremo il nome) ed ecco cosa ne esce fuori: (muovete il cursore sotto la foto per passare da una grafica all’altra e leggete le descrizioni sotto le foto)
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Capite ora perchè c’è convenienza nel creare bufale? Perchè si fanno i soldi! Stando comodamente a casa, senza lavorare come matti. Dietro non ci sono persone animate da eroismi che vogliono portare a galla la verità nascosta! Ci sono persone che si sono inventate un lavoro, e a giudicare dai numeri direi che è anche molto ben remunerato, più di quello di chi li legge. Al cambio odierno sono circa 1000 euro al mese.
Per oggi ci fermiamo qui. Nel prossimo approfondimento parleremo di Network di siti di bufale, che si aiutano a vicenda nei lanci di notizie completamente false.